Coronavirus, Cts: contingentare presenza alle feste e alle cerimonie
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Direttore: Alessandro Plateroti

Cts, contingentare presenze alle feste e alle cerimonie

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Emergenza coronavirus, il Cts: contingentare presenze a feste e cerimonie. Si lavora al nuovo dpcm che entrerà in vigore la prossima settimana.

Coronavirus in Italia, il Cts propone di contingentare le presenze delle persone alle feste e alla cerimonie. Alla luce degli ultimi dati l’orientamento degli esperti è quello di procedere con piccole ma significative restrizioni rispetto ai passi in avanti registrati nella stagione estiva.

Governo al lavoro sul nuovo dpcm

Il Cts sarà consultato in vista del nuovo dpcm, che dovrebbe arrivare entro la giornata di mercoledì. Esperti e governo sembrano intenzionati a procedere con una stretta. Un atteggiamento prudente in qualche modo legittimato dall’impennata di casi.

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Cts, contingentare presenze a feste e cerimonie

Mentre si ragiona su mascherine obbligatorie anche all’aperto, su possibili mini lockdown per soffocare i focolai e sulla chiusura anticipata di locali e ristoranti, dal Cts arriva l’indicazione a contingentare la presenza di persone alle feste private e alle cerimonie.

Conte, “Il nemico non è stato sconfitto”

L’Italia che sta faticosamente uscendo dalla pandemia dovrà essere una comunità rigenerata: il nemico non è stato ancora sconfitto, siamo consci che non possiamo i sacrifici compiuti“, ha dichiarato Giuseppe Conte ad Assisi, in occasione della festa di San Francesco.

“Questo nostro mondo è in balia delle onde della globalizzazione selvaggia e dei nazionalismi irrazionali. Se vogliamo preparare il futuro, occorre anche guardare lontano”, ha dichiarato padre Mauro Gambetti nel corso della sua omelia.

“Quello marchigiano può essere un modello per l’Italia che vuole rinascere, ma non sarà sufficiente, come gli stessi cittadini delle Marche sperimentano nei loro territori. Viviamo infatti in una comunità globale. Siamo tutti su una barca che potrà restare a galla con alcuni accorgimenti, ma che è ancora senza un timone e non sa dove andare”.

“Ieri Papa Francesco ha firmato sulla Tomba del Poverello la sua terza enciclica: ‘Fratelli tutti’. Un dono immenso che addita la linea di orizzonte, l’approdo sicuro e felice per l’umanità. La fraternità è l’humus esistenziale che, come il grembo di una madre, custodisce, nutre ed orienta la nascita. Pensare l’economia e l’ecologia, i rapporti internazionali e quelli interni, le leggi e l’educazione, l’infosfera e il digitale, l’impresa e il commercio, la sanità e lo sport… nell’orizzonte dell’umanesimo fraterno è la sfida di oggi per il domani ed è uno spartiacque. Non c’è più spazio per forme di compromesso nel tempo della comunità globale: o con i fratelli o contro i fratelli”.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:51

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